Il

Morso

E GESTIRLO

Questo succede perché durante il pasto di sangue la zecca rilascia sostanze anestetiche e anticoagulanti che bloccano la percezione del dolore e impediscono la coagulazione del sangue, permettendo alla zecca di nutrirsi indisturbata per diverse ore o giorni.

Proprio grazie a questo meccanismo molto spesso il morso passa inosservato.


Il più delle volte il morso di zecca non dà sintomi immediati.

Per sapere se una zecca ci ha punto bisogna cercarla sulla pelle, ispezionando accuratamente tutto il corpo, in particolare le zone dove si suda di più.


In pochi casi ci si accorge della sua presenza da un lieve arrossamento, unito a prurito, nella zona in cui è attaccata (reazione locale).


Come cercare una zecca sulla pelle

Dopo aver trascorso del tempo in ambienti a rischio – boschi, prati, giardini o zone con erba alta – è fondamentale eseguire un accurato controllo per individuare eventuali zecche attaccate alla pelle.

Le zecche sono piccole (da pochi millimetri fino a circa 1 cm) e possono confondersi facilmente con nei, minuscoli rigonfiamenti o crosticine.

Ecco come fare:

  1. Togliere gli indumenti e osservare bene la pelle in tutto il corpo compreso il cuoio capelluto, possibilmente con l’aiuto di uno specchio o di un’altra persona.
  2. Controllare con attenzione le aree più a rischio:
    • testa
    • ascelle
    • braccia e polsi
    • girovita e ombelico
    • inguine
    • dietro le ginocchia
    • caviglie e piedi
  3. Passare le mani sulla pelle per avvertire piccoli rigonfiamenti scuri, simili a nei.

Suggerimenti utili:

  • Ispezionare la pelle entro poche ore dal rientro.
  • Usare una luce forte per vedere meglio.
  • Fare una doccia subito dopo per rimuovere eventuali zecche non ancora attaccate.
  • Ripetere l’ispezione il giorno dopo per individuare eventuali zecche sfuggite al primo controllo.

Cosa fare se c’è una zecca sulla pelle

Va tolta subito. 
La rimozione tempestiva abbassa i rischi di contagio.
 

Come si rimuove la zecca?

I tre semplici passaggi da fare sono:

1. Proteggere le mani, possibilmente indossando i guanti.


2. Utilizzare una pinzetta a punte sottili, afferrare la zecca il più possibile vicino alla pelle e staccarla tirando dolcemente, ma con mano ferma, senza schiacciare il suo corpo.

In alternativa: usare dei comuni estrattori reperibili in commercio e asportare la zecca.

3. Disinfettare la zona interessata senza usare prodotti che colorano la pelle: consentirà di individuare facilmente eventuali segni di infezione.

Se una parte della zecca resta nella pelle: si può togliere con un ago sterile, come qualsiasi altro corpo estraneo. Anche la rimozione incompleta interrompe la trasmissione degli agenti infettivi.

Gli errori da evitare:

• Toccare la zecca a mani nude, perché la pelle delle dita sarebbe esposta a possibili morsi e contagi.
• Applicare sulla zecca una qualsiasi sostanza (alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi) perché potrebbe reagire con un’abbondante rigurgito di agenti infettivi.

Guarda come togliere una zecca in modo sicuro e corretto.

Cosa fare dopo aver tolto la zecca

Bisogna annotare la data dell’asportazione ed essere attenti ai segni e sintomi che si presentano nelle 6-8 settimane successive.

In tale periodo:

• non vanno assunti antibiotici, perché potrebbero mascherare sintomi d’infezione e ritardare la cura più efficace;

• sono sconsigliati gli esami del sangue, perché il sistema immunitario reagisce di solito lentamente all’infezione trasmessa dalla zecca e i test potrebbero risultare falsamente negativi: gli anticorpi rilevabili, infatti, potrebbero non essersi ancora formati.

Quando andare dal medico?

Il medico va sempre sentito se nei giorni e nelle settimane successive alla rimozione della zecca compare:

  • un arrossamento nella zona del morso che tende ad allargarsi

Oppure in caso di:

  • febbre,
  • mal di testa,
  • debolezza,
  • dolori alle articolazioni.

Al medico va anche segnalato il morso di zecca.